EMERGENZA LUDOPATIA
I fasanesi spendono 45milioni di euro l'anno nel gioco d'azzardo alle slot machine
l grido di allarme lanciato dal Priore della chiesa matrice contro la ludopatia durante la messa in piazza per festeggiare Santa Rita
FASANO – Il Priore della chiesa Matrice don Sandro Ramirez ha avviato una vera e propria crociata contro il fenomeno del gioco d'azzardo.
Già nel numero di marzo scorso nella sua rubrica mensile sul nostro giornale cartaceo aveva palesato l'idea di non far svolgere tutti i festeggiamenti della Festa Patronale come denuncia forte di questo dramma diffuso ma che a Fasano ha superato i livelli di guardia.
E così don Sandro al termine della funzione religiosa del 22 maggio, per festeggiare Santa Rita, celebrata in una piazza Ciaia gremita di fedeli, ha ripreso due discorsi che gli stanno particolarmente a cuore.
Per prima cosa ha invitato i fedeli a essere generosi nel dare un proprio contributo per sostenere le spese di organizzazione della festa patronale. Se si dovesse ripetere il disastroso risultato dello scorso anno, quando a dire del Priore i cittadini fasanesi contribuirono con una media di solo 70 centesimi ciascuno all'organizzazione della festa è certo che quella del prossimo anno non si farà. «Farevi la fotografia a quella di quest'anno e tenetela per ricordo» ha detto con chiarezza. E rivolto al sindaco e alle autorità presenti in prima fila ha ribadito chiaro e tondo.
«Se quest'anno non si raccolgono i soldi necessari a pagare le spese della festa, non ve ne venite il prossimo anno a implorare di organizzare comunque la festa, perché sarò irremovibile».
E poi ha ricordato ancora una volta la cifra di 45 milioni di euro che i fasanesi complessivamente hanno speso nel 2016 nel gioco d'azzardo alle slot machine (Videolottery e New slot), nei locali dedicati, nei bar, nelle tabaccherie. È un fenomeno che merita attenta riflessione: praticamente in media ogni fasanese ha speso 1.140 euro.
La somma complessiva spesa nel 2016 nel gioco delle slot a Fasano, è il doppio dell'intero bilancio comunale. A Fasano quindi si spendono più euro in slot machine che in asili nido, assistenza agli anziani, ai disabili, ai poveri, agli ammalati, ai minori a rischio... Più euro in slot machine che in politiche per il lavoro o per l'ambiente... Più euro in slot machine che in sicurezza nelle scuole e negli edifici pubblici, nella riparazione delle strade...
Dalla denuncia fatta nel suo articolo su Osservatorio da don Sandro emerge che nella nostra diocesi siamo il paese con il reddito pro-capite fra i più bassi (il penultimo) e con la spesa pro-capite nelle slot fra le più alte, anzi forse la più alta se si elimina Putignano che ha una grande sala giochi a cui arrivano dai paesi viciniori.
Nella nostra provincia siamo decisamente al primo posto, quasi il doppio della città capoluogo. 45 milioni di euro che alcuni nostri compaesani “buttano” ogni anno nelle stupide macchinette che sono programmate per vincere… per vincere loro, non chi le usa. 45 milioni “rubati” ai pensionati, alle casalinghe, ai ricchi e a giovani, agli uomini e alle donne... 45 milioni che diventano il doppio con i “gratta e vinci”, il triplo con le scommesse on line... 45 milioni spesi da molti nostri concittadini mettendosi a volte nel giro degli strozzini, pronti come avvoltoi a “prestare” denaro e pronti come “sanguisughe” a richiederlo senza troppi complimenti e a volte con la violenza. 45 milioni che potrebbero creare non so quante centinaia e centinaia di posti di lavoro per i nostri giovani. 45 milioni per “giocare”.
Denuncio ad alta voce questo scempio! Nella nostra città c'è qualcosa di grosso che non va! – scriveva don Sandro – L'ho denunciato al vescovo: è rimasto allibito. L'ho detto al sindaco: ha detto che farà qualcosa. Vorrei avere le parole giuste per sottolineare la gravità di questa realtà. Vorrei avere gli strumenti adatti per attirare l'attenzione di tutti su questo segnale di inciviltà, su questo cancro che sta rosicchiando dal di dentro le nostre famiglie.
Vorrei usare tutti i mezzi per additare responsabilità (in primis quella dello Stato che ci guadagna da questo immondo commercio a spese della povera gente alla ricerca di un attimo di fortuna, e poi spende per le cure di chi diventa dipendente dal gioco: la ludopatia), per accusare i colpevoli, per segnalare tutto questo alla parte buona della nostra città; per chiamarla in adunata; per svegliare le coscienze; per costruire un mondo in cui 45 milioni si spendono in solidarietà e non bruciandoli in questa barbara maniera! ».
In allegato pubblichiamo la tabella delle giocate alle slot nel 2016 nei comuni della Diocesi di Monopoli e di Brindisi, Ostuni e Francavilla, i tre comuni più grossi, insieme a Fasano della provincia di Brindisi. Il quadro che ne viene fuori è davvero allarmante.
di Redazione
23/05/2018 alle 22:54:06
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